
Il fascino nascosto della chiesa rupestre di Santa Candida
Una chiesa rupestre immersa nel silenzio delle lame baresi, testimone di un Medioevo di fede e mistero.
La Basilica di Santa Candida è un luogo dove storia, religiosità e mistero si intrecciano, offrendo ai turisti un’esperienza indimenticabile e un’occasione per scoprire un angolo defilato ma affascinante della città. Bari, infatti, è una città ricca di storia e cultura che custodisce al suo interno molteplici testimonianze del passato.
Tra queste, una delle più affascinanti e misteriose è proprio la Basilica Rupestre di Santa Candida, un autentico tesoro nascosto nel cuore della città. Questa chiesa, risalente al X-XI secolo, è una delle più grandi chiese rupestri della Puglia e un esempio straordinario dell’arte sacra medievale. Situata a pochi passi dal quartiere Poggiofranco, lungo il fianco destro di Lama Picone, la basilica si trova immersa in un ambiente naturale unico, scavata nella roccia calcarenitica, una pietra sedimentaria formata nel corso di millenni dal mare che anticamente invadeva il territorio.
La basilica si inserisce in un contesto storico ricco di significato. Durante il periodo bizantino, l’area era popolata da una comunità di origine etnica diversificata, che contribuiva alla diffusione della fede cristiana nell’area. Il territorio circostante ospitava altri ipogei e una chora, un aggregato rurale che si sviluppò accanto alla chiesa. Questo luogo rappresenta ancora oggi un simbolo dell’identità religiosa della Bari medievale e un testimone della presenza dei monaci orientali nella zona.


Storia e mistero degli affreschi
Sebbene la basilica sia oggi aniconica, un tempo le pareti laterali erano decorate con affreschi che raccontavano scene sacre e storiche. Questi affreschi, purtroppo scomparsi o deteriorati nel tempo, sono testimoniati da residui di pitture lungo le ghiere delle navate. Nei catini absidali si possono ancora ammirare iscrizioni latine che ricordano i santi venerati dalla comunità locale: Santa Cecilia, Sant’Elena, San Tommaso, San Giacomo, Sant’Erasmo, San Bartolomeo e, naturalmente, Santa Candida. La presenza di questi santi evidenzia l’importanza religiosa della chiesa e la sua connessione con la tradizione cristiana bizantina.


C'era una volta il monastero
Adiacente alla chiesa, sorgeva un monastero che ospitava delle celle monastiche utilizzate dai religiosi per la preghiera e la vita quotidiana. Purtroppo, gran parte di questa struttura è stata distrutta a causa dei lavori di sbancamento per l’ampliamento della tangenziale di Bari. Ciò ha portato alla perdita di una parte importante della storia di questo luogo. Nonostante ciò, la basilica continua a mantenere intatto il suo fascino e la sua importanza storica.
Come visitare la Basilica di Santa Candida

Attualmente la basilica è protetta da una cancellata, ma l’Archeoclub A.P.S. “Italo Rizzi” di Bari si occupa della sua sorveglianza e valorizzazione. L’associazione organizza eventi e visite guidate gratuite per permettere ai visitatori di scoprire la bellezza e il mistero di questo luogo unico.
Se desideri scoprire la Basilica Rupestre di Santa Candida, puoi partecipare alle visite guidate organizzate dall’Archeoclub A.P.S. “Italo Rizzi”. Un’occasione imperdibile per immergersi nella storia medievale di Bari e per apprezzare un patrimonio culturale che merita di essere conosciuto e tutelato.
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